Santì
POESIE IMMAGINI
di Maurizio Noris e Ivano Castelli
Poesie in dialetto bergamasco
con testo italiano a fronte
Pagine 112 in formato 21,5 x 14
In bianco/nero illustrato con 15 piccole acqueforti
Rilegato a filo grezzo con copertina
in carta da stampa calcografica
stampata a mano
€ 15,00


Ivano Castelli, acquaforte
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C’è lo spessore denso della memoria
in questi versi di Maurizio Noris, senza alcuna concessione a nostalgie
oleografiche o alla riproposta di mitologie della bergamaschità
e del passato.
C’è la ricerca delle radici del significato,
del lavoro, dell’amore, del nascere
e del morire attraverso la via dei suoni
e delle parole che han provato per secoli
a dir le cose, a abitare natura e sudore, passioni e mistero. Guarda dentro la vita
e prova a perlustrare il futuro, ad indagarlo con rispetto, con senso della socialità,
con forza del desiderio.
Il dialetto, con il suo articolarsi crudo
e tormentato permette a Maurizio Noris
di esprimere il suo riconoscimento
del tragico e dell’ambiguo della vita:
non il disincanto.
Anzi, spesso è la sospensione dell’incanto che la lingua
della tradizione e del popolo permette e crea con le sue impreviste
tenerezze.
Come se la parola rivisitasse il suo miracolo originario: lasciare
emergere, svelare simboli e significati, rappresentare un mondo per
l’uomo; una vita non solo fatta di bisogni, utilità e
sopravvivenza
in un mondo non solo da affermare, consumare o subire.
La parola antica, originaria, attraversa
le cose, la natura, gli strumenti, i corpi nominando, ostentando l’essere con la forza dell’evocazione.
Ivo Lizzola
dalla presentazione
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